CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
timore che le maltrattassero il figliolino; non aveva fatto male a nessuno, e non aveva mai parlato male delle Nonne. Aspettò dunque qualche mese
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
senza metterne in bocca neppur uno, si convinse che era vero delle monetine, e interruppe la ,vendita. - Marito mio, torniamo a casa: mi sento male
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
? Una volta dicevate: ci vuol l'uomo senza braccia. - Ho detto sempre senza testa. Avete sentito male. - Non ce n'importa. Siamo stanchi. Consentite
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
poteva farle qualche peggior male! La ringraziò e andò via; avanti, avanti, per la campagna, alla ventura, poverina! Pensava che colei le aveva detto
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
. Se qualcuno dei servitori, dei dipendenti, non intendeva bene i suoi ordini, o li eseguiva male, diventava una furia. Invano il marito tentava di
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
. Già spuntava l'alba. Comare Formica n'ebbe compassione. - A patto che non facciate male al marito di costei! Il poveretto non ci ha colpa. - Non gli
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
ostante che egli avesse dovuto prendere una donna per i servigi. Si desinava male, si cenava peggio: e per giunta gli affari andavano a rotta di collo
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
draghi con le bocche spalancate e le linguette vibranti. Erano nati il giorno innanzi, perché sembrava che i sottili colli reggessero male il peso delle
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
. Se non fossero così ragazzi, li avrei fatti ammazzare. - Che male possono essi fare quei due poverini? - Non lo sappiamo. I nomi però sono quelli. E
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
ogni cosa. Marito e moglie sembravano impazziti dalla gioia; gli stavano attorno, temendo che si facesse male. - No, Primpellino! - Bada, bada
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
stupita, e non potea dire una sola parola! Ma dovettero metterla a sedere perché si reggeva male su le gambe storte. Si era trovato, finalmente, il fiore